“Il Diavolo è la carta della potenza, delle energie primordiali che ci spingono verso l’ignoto, ma anche della liberazione dai sensi di colpa e dai tabù.” – Alejandro Jodorowsky
Nel mazzo dei tarocchi di Marsiglia, il Diavolo è la carta numero XV, ma nella visione di Alejandro Jodorowsky, questa carta assume una profondità e una complessità che sfidano le interpretazioni tradizionali. Jodorowsky, noto per il suo approccio psicomagico e simbolico ai tarocchi, vede il Diavolo non come una figura di male o dannazione, ma come un archetipo di liberazione e potere interiore.
La carta del Diavolo rappresenta una figura imponente, spesso raffigurata con tratti animaleschi e attributi che richiamano la dualità e l’ambiguità. Il Diavolo è un essere alato, con corna e artigli, che tiene due figure incatenate, un maschio e una femmina, simbolo di una dualità oppressa ma potenzialmente liberatrice. Jodorowsky sottolinea che le catene non sono serrate, suggerendo che la prigionia è un’illusione che può essere spezzata attraverso la consapevolezza e la presa di coscienza.
Il simbolismo di questa carta è ricco e stratificato. Le fiamme e l’energia che circondano il Diavolo possono rappresentare le passioni, i desideri e gli impulsi che l’individuo deve affrontare e comprendere per raggiungere una vera liberazione spirituale. In questo contesto, il Diavolo diventa un maestro che sfida le nostre paure e ci invita a esplorare gli aspetti nascosti della nostra psiche.
Secondo Jodorowsky, il Diavolo è anche una carta che invita all’autenticità e alla riconciliazione con le parti di noi stessi che abbiamo represso o negato. È un invito ad abbracciare il nostro potere personale e a riconoscere che l’oscurità non è intrinsecamente negativa, ma una parte necessaria del nostro cammino verso la completezza e l’equilibrio.
In una lettura dei tarocchi, la presenza del Diavolo può indicare una situazione in cui ci sentiamo intrappolati o vincolati da forze esterne o interne. Tuttavia, Jodorowsky ci esorta a vedere questa carta come un’opportunità per affrontare le nostre paure e liberare la nostra creatività e il nostro potenziale inespresso. È una chiamata all’azione, a spezzare le catene dell’illusione e a riconnettersi con il nostro vero io.
Il Diavolo, nella sua visione, non è un’entità malvagia, ma un simbolo dell’energia vitale e della trasformazione. È un promemoria del fatto che la libertà autentica deriva dall’accettazione di chi siamo veramente, con tutte le nostre luci e ombre. Attraverso il confronto con il nostro Diavolo interiore, possiamo raggiungere una maggiore saggezza e una comprensione più profonda del nostro posto nel mondo.
In conclusione, la carta del Diavolo, secondo Jodorowsky, è un invito a esplorare le profondità dell’anima, a riconoscere le nostre catene e a trovare il coraggio di liberarcene. È un simbolo di potere, trasformazione e illuminazione, che ci spinge verso una nuova consapevolezza e una vita vissuta in piena autenticità.