“La morte non è una fine, ma una trasformazione.” – Alejandro Jodorowsky
Nel mondo affascinante e misterioso dei tarocchi, l’Arcano 13 è una delle carte più enigmatiche e fraintese. Spesso chiamata erroneamente “La Morte”, questa carta non riporta alcun nome, un dettaglio che sottolinea la sua natura essenziale di cambiamento e trasformazione, piuttosto che di fine definitiva. Alejandro Jodorowsky, noto regista e studioso di tarocchi, offre un’interpretazione profonda di questa carta, vedendola come un simbolo potente di metamorfosi e rinascita.
L’Arcano 13 nei tarocchi di Jodorowsky-Camoin è rappresentato da una figura scheletrica che tiene in mano una falce. Questa immagine richiama immediatamente l’iconografia tradizionale della morte, ma è fondamentale esaminare i dettagli per comprendere il vero significato della carta. La figura scheletrica non è un messaggero di distruzione, ma piuttosto un’energia che taglia via il superfluo e prepara il terreno per qualcosa di nuovo. La falce, strumento di raccolta, simboleggia la capacità di separare ciò che è maturo e pronto per il raccolto da ciò che deve essere lasciato andare.
Un aspetto cruciale dell’Arcano 13 è il suo rapporto con il ciclo naturale della vita. In natura, la morte non è mai una fine, ma parte di un ciclo continuo di nascita, crescita, declino e rinascita. La carta ci invita a riflettere su queste fasi e a considerare che ogni fine porta con sé l’opportunità di un nuovo inizio. In un mazzo di tarocchi, l’Arcano 13 è collocato tra la carta dell’Appeso e quella della Temperanza, suggerendo che la trasformazione richiede sia il sacrificio che l’equilibrio.
Jodorowsky sottolinea che l’Arcano 13 è anche una carta di liberazione. Quando appare in una lettura, può indicare la necessità di lasciar andare vecchie abitudini, credenze o relazioni che non servono più al nostro cammino evolutivo. È un invito a tagliare i rami secchi per permettere alla nuova crescita di emergere. In questo senso, l’Arcano 13 è profondamente terapeutico, incoraggiandoci a fare spazio per il cambiamento e l’innovazione.
I colori e gli elementi presenti nella carta amplificano ulteriormente il suo simbolismo. Nei tarocchi di Jodorowsky, i colori sono usati con grande cura per trasmettere emozioni e significati. La figura scheletrica è spesso dipinta in tonalità scure, suggerendo la profondità e il mistero del subconscio. Tuttavia, il terreno su cui si muove può essere ricco di colori vivaci, simbolo della fertilità e del potenziale che emerge dal cambiamento. Questa dicotomia tra figura e sfondo sottolinea la dualità della trasformazione: la necessità di affrontare l’oscurità per raggiungere la luce.
La lettura dell’Arcano 13 richiede sensibilità e intuizione. In una stesa, la carta invita a riflettere su ciò che deve essere trasformato nella propria vita. Può indicare una fase di transizione, sia essa volontaria o imposta dalle circostanze. Può anche suggerire che un periodo di riflessione e introspezione è necessario per comprendere appieno il proprio percorso. Come un giardiniere che pota le piante per favorire una crescita più vigorosa, così l’Arcano 13 ci sprona a fare spazio per il nuovo.
In conclusione, l’Arcano 13 dei tarocchi di Jodorowsky è una carta di profonda saggezza e potenziale. Lungi dall’essere temuta, dovrebbe essere vista come un alleato nel viaggio verso la crescita personale. La sua lezione è chiara: abbracciare il cambiamento e la trasformazione è essenziale per evolversi e prosperare. Come dice Jodorowsky, la morte non è una fine, ma una trasformazione, e attraverso di essa possiamo scoprire nuove dimensioni di noi stessi e del mondo che ci circonda.